Pnrr, 20 milioni per la rinascita del borgo di Castelnuovo in Avane

E’ Castelnuovo in Avane, paese completamente disabitato nel comune di Cavriglia, nell’aretino, il borgo che potrà rinascere grazie ai 20 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero per la cultura, parte dei fondi Pnnr. Il Governo aveva chiesto a ciascuna Regione di scegliere un borgo da ridestare. “E la giunta toscana – annuncia il presidente Eugenio Giani – ha scelto Castelnuovo in Avane”. L’ha scelto tra quarantaquattro contendenti che si erano fatti avanti ed inviato una manifestazione di interesse dopo che, nelle settimane scorse, era stato pubblicato l’avviso. Il progetto, che vedrà collaborare assieme Comune di Cavriglia e Regione, dovrà ora essere presentato entro il 15 marzo al Ministero.

Castelnuovo in Avane, spiega il presidente Giani, affonda le sue origini nel Medioevo. Nei secoli è arrivato a contare anche cinquecento e più abitanti. Oggi non ci vive neppure un residente: c’è solo un museo, funzionante, realizzato all’inizio degli anni Duemila dalla Regione e dedicato alle miniere. E proprio l’escavazione della lignite, nella seconda metà del Novecento, è stata causa del progressivo spopolamento del borgo. Il minerale serviva ad alimentare le vicina centrale termoelettrica di Santa Barbara e l’Enel espropriò il paese. Altri sei abitati furono rasi al suolo. Poi le miniere nel 1994 si esaurirono e l’azienda cedette il paese al Comune. Ma nessuno vi è tornato ad abitare. Spopolato per lo sfruttamento del sottosuolo, ma anche dalla guerra. “Castelnuovo – ricorda Giani – è stato infatti teatro di un eccidio nazifascista, sul finire della Seconda Guerra Mondiale. Settantaquattro persone inermi furono fucilate nella piazza del paese”.

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