Questa novità si chiama Partito Animalista Italiano e la donna che il PAI ha scelto per la candidatura come sindaco è Simona Casadei.

“Spesso mi viene detto che gli animalisti siano persone che non hanno altro a cui pensare”, e  a queste persone voglio rispondere qui. Facciamo quindi un po’ di pulizia sui pregiudizi e cerchiamo di capire chi sono “gli animalisti” e perché sentono la necessità di entrare nelle istituzioni.

Gli animalisti non sono un fenomeno del momento, spuntato fuori a seguito dei recenti fatti di cronaca che si sono consumati in Italia, come il cane bruciato vivo a Palermo o il gattino che molti ricorderanno, Leone, scuoiato vivo. 

Gli animalisti sono quelle persone comuni che da sempre, nel silenzio e senza alcuna rappresentanza politica né locale né nazionale, hanno difeso i diritti di tutti gli animali, agendo in forma di volontariato o a titolo personale nel tempo libero e dopo il lavoro o in assenza di un lavoro stabile. 

Il Partito Animalista Italiano vuole dare quindi una risposta a quanti si vedono dimenticati dalle istituzioni, in primis agli animali stessi, creature della Terra al pari degli esseri umani e senza i quali il nostro ecosistema sarebbe collassato da tempo, ma anche a tutti coloro che della difesa e del rispetto degli animali ne hanno fatto uno stile di vita.

Il Partito Animalista Italiano non è, come molti potrebbero credere, il partito del “cane e del gatto”: il PAI è al fianco di tutti gli animali, dell’ambiente e degli “ultimi”, il PAI è “animali natura e uomo”.

Animali, natura e uomo sono parti inscindibili di un sistema sottoposto a tutela statale, e numerose sono le leggi europee, italiane e regionali che nel corso degli anni hanno sancito divieti e tutele nei confronti degli animali, della natura e delle persone deboli. Ma la presenza di leggi corrisponde all’effettiva tutela dei soggetti interessati?

L’alluvione di Prato con le sue terribili conseguenze sul piano umano ed economico ci suggerisce che forse le leggi non bastano, se si è disposti a superarle a vantaggio di qualche interesse economico che mai apparirà a chiare lettere e per il quale mai nessuno pagherà per il danno provocato, se non la natura, gli animali e la povera gente. 

Occorre che ci siano persone con una determinazione esclusiva all’interno delle istituzioni, che siano in grado di avere uno sguardo lungimirante nei confronti deli territori e delle specie viventi che in esso ci abitano: un territorio che non è fatto solo di cemento, fabbriche e di economie i cui riflessi sull’ecosistema siano il preludio di una catastrofe. 

Abbiamo il dovere morale di lasciare alle generazioni che verranno un posto in cui vivere che sia lo specchio di nuove sensibilità, del rispetto e della cura. 

Queste sensibilità, non saranno soltanto filosofie da manuali ma concorreranno ad un nuovo sviluppo economico e sociale, nuovi posti di lavoro per nuove forme di lavoro, nuove economie basate sul rispetto dell’ambiente e delle diversità, meno inquinamento, nuove forme di stili di vita sano di cui tutti abbiamo bisogno per poter vivere al meglio.

Un Movimento Culturale in Ascesa in tutta Europa, sempre più la comunità si sta sensibilizzando ai temi di Ambiente e diritti degli Animali.

Ufficio Stampa Partito Animalista Italiano

Ilaria Maiolino

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